In questo articolo ti spiegherò come il fumo danneggia il tuo pavimento pelvico e ti darò alcuni consigli pratici per smettere di fumare.
L’idea di parlare degli effetti del fumo sul pavimento pelvico era già in cantiere.
Poi ho sentito la notizia al telegiornale:
“In Gran Bretagna dall’inizio del periodo di quarantena più di un milione di persone ha smesso di fumare per paura delle ripercussioni e degli esiti avversi che il COVID-19 ha nei fumatori mentre altre 440.000 stanno cercando di smettere”.
Quale occasione migliore per parlarne se non ora?
“Today is the day”.
Questo il motto dell’enorme campagna #QuitforCovid lanciata dall’Action On Smoking And Health per motivare i britannici a liberarsi dalla dipendenza da nicotina e i risultati sono assolutamente impressionanti.
Secondo le linee guida della Public Health England i fumatori hanno un maggior rischio di sviluppare infezioni respiratorie e avere sintomi più gravi.
Per questo se contraessero il COVID-19 i sintomi potrebbero essere peggiori e portare più facilmente alla morte.
COVID-19 a parte, il fumo rappresenta da decenni uno dei principali fattori di rischio modificabili per le patologie più gravi e diffuse oggigiorno.
Sebbene siano meno note del cancro, della malattie vascolari e cardio-respiratorie, anche le disfunzioni del pavimento pelvico possono essere una delle infinite problematiche legate alla dipendenza da nicotina.
In che modo?
Scopriamolo insieme!
Fumo & Prolasso degli Organi Pelvici1
La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una delle principali patologie causate dal fumo e si manifesta con tosse cronica.
L’aumento di pressione intraaddominale provocato dalla tosse e ripetuto nel tempo va a indebolire le strutture di sostegno degli organi pelvici e predispone ad un maggior rischio di prolasso degli organi pelvici.
Fumo & Incontinenza da Sforzo2–3–4
Numerosi studi hanno riportato come la prevalenza di incontinenza urinaria da sforzo (IUS) sia elevata in persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
In uno studio il rischio è stato quantificato come doppio per le persone con malattia polmonare cronica.
Come per il prolasso, la tosse cronica determina un aumento di pressione intraaddominale che indebolisce il pavimento pelvico e predispone ad un maggior rischio di perdite urinarie, fecali o di gas sia nell’uomo che nella donna.
Fumo & Sindrome della Vescica Iperattiva5–6
La sindrome da vescica iperattiva (OAB) è caratterizzata da un insieme di sintomi che comprendono l’urgenza, l’aumentata frequenza minzionale e la nicturia ai quali può o meno accompagnarsi l’incontinenza urinaria.
Il fumo peggiora questi sintomi in quanto la nicotina presente nel tabacco stimola la contrazione del detrusore, il muscolo della vescica.
Il risultato è un aumento dello stimolo e della frequenza minzionale che, come già accennato, in caso di pavimento pelvico debole può contribuire all’insorgenza dell’incontinenza urinaria.
Piccola parentesi.
Il tabacco è presente in:
- sigarette;
- sigari;
- tabacco per pipa;
- tabacco da sniffare;
- tabacco da masticare;
- cartucce di liquidi per sigarette elettroniche.
Fumo & Malattie Infiammatorie Intestinali7
È stato dimostrato che il fumo è associato allo sviluppo di malattie infiammatorie intestinali, al morbo di Chron e al tumore del colon-retto.
Questo sembra dovuto alle alterazioni del microcircolo e alla riduzione dell’afflusso di sangue alla mucosa gastrointestinale che il fumo provoca, favorendo la comparsa del processo infiammatorio.
Purtroppo al momento non esiste cura per le malattie infiammatorie intestinali ma smettere di fumare migliora il decorso della sintomatologia.
Infatti, si stima che a due anni dalla cessazione del fumo l’attività della malattia e le terapie richieste da un ex fumatore siano le stesse dei pazienti che non hanno mai fumato.
Fumo & Disfunzione Erettile8–9
La disfunzione erettile viene definita come l’incapacità di raggiungere e/o mantenere l’erezione del pene tale da non permettere un’attività sessuale soddisfacente.
L’erezione è una reazione complessa nella quale entrano in gioco molteplici fattori.
Il sistema nervoso parasimpatico induce il rilascio di monossido di azoto (NO) da parte del tessuto di rivestimento dei vasi sanguigni del pene.
Questa sostanza determina il rilassamento della muscolatura liscia dei vasi, quindi la vasodilatazione e l’aumento del flusso sanguigno nei vasi del pene provocandone l’inturgidimento e l’erezione.
Per questo, possono essere molte le cause che vanno a ostacolarla.
Il fumo, anche passivo, può comprometterla sia nel breve che nel lungo termine in quanto:
- riduce la capacità dell’endotelio, tessuto che riveste internamente i vasi sanguigni del pene, di produrre monossido di azoto (NO);
- riduce l’afflusso di sangue arterioso e altera il sistema di drenaggio venoso dei vasi sanguigni del pene;
- stimola l’attività del sistema nervoso simpatico provocando una vasocostrizione dei vasi sanguigni che riduce l’afflusso di sangue al pene.
Smettere di fumare non solo riduce il rischio di andare incontro a disfunzione erettile ma migliora la soddisfazione durante l’attività sessuale, l’orgasmo e il desiderio sessuale.
Fumo & Dismenorrea10–11
Il dolore durante il ciclo mestruale è socialmente riconosciuto come un sintomo normale ma in realtà non lo è.
È un disturbo mestruale definito dismenorrea e identificato come la principale causa di dolore pelvico cronico.
Viene classificata in due categorie: dismenorrea primaria e secondaria.
Per dismenorrea primaria si intende il dolore mestruale in assenza di patologie pelviche macroscopiche. Solitamente si presenta nelle prime settimane dopo il menarca e il dolore si distribuisce nella zona soprapubica sottoforma di spasmi o crampi con risoluzione dei sintomi in 48-72 ore dopo la mestruazione.
Per dismenorrea secondaria invece si intende il dolore mestruale in presenza di patologie pelviche anatomiche o macroscopiche. Solitamente il dolore comprare qualche giorno prima la mestruazione e qualche giorno dopo il suo termine.
Le conseguenze del fumo sul sistema sessuale e riproduttivo si conoscono ormai da anni e comprendono problemi di fertilità, alterazioni nella produzione ormonale, menopausa precoce, caldane in menopausa e aborto spontaneo.
Sebbene l’associazione tra fumo e dismenorrea avesse fornito evidenze chiare a riguardo, una meta-analisi del 2019 ha confermato che le donne fumatrici sono a maggior rischio di dismenorrea primaria e che il rischio aumenta proporzionalmente agli anni di tabagismo.
Molti studi hanno indagato anche l’effetto del fumo sulla severità dei sintomi della dismenorrea rilevando che le fumatrici hanno peggiori nausee, vomito, mal di testa, diarrea, fatica, irritabilità, capogiri e sincopi.
Fumo & Gravidanza
Le future madri che fumano in gravidanza non solo si espongono al rischio di sviluppare le disfunzioni prima citate ma mettono a rischio il bambino di:
- basso peso alla nascita;
- parto di feto nato morto;
- interruzione di gravidanza;
- nascita pretermine;
- difetti cardiaci;
- morte improvvisa del lattante.
Lo stesso vale per il fumo passivo.
Questa carrellata di ripercussioni non vuole essere un atto intimidatorio. È solo l’elenco degli effetti negativi che il fumo ha sul tuo pavimento pelvico.
Per cosa?
Se ci pensi bene, in fondo, il fumo cosa ti da?
Niente. Piuttosto ti toglie energie, tranquillità e salute.
Pensi che smettere di fumare sia difficile?
In realtà è facile, se sai come farlo.
Per lo meno, per più di 50 milioni di persone così è stato grazie al metodo EASYWAY di Allen Carr, scrittore del libro “È facile smettere di fumare se sai come farlo”.
Il suo metodo è tra i più collaudati ed efficaci al momento.
Il libro costa 10 euro. Circa quanto due pacchetti di sigarette.
In caso però tu stessi prendendo in considerazione l’idea di smettere di fumare sappi che esistono degli aiuti concreti per farlo.
Consigli pratici per smettere di fumare
Sul sito della campagna lanciata in Gran Bretagna ci sono varie store di successo che ti consiglio di leggere.
Ho deciso di utilizzare la storia di Anne-Marie per darti alcuni consigli pratici per smettere di fumare.
- “La gravidanza e la pandemia in corso sono state la giusta motivazione di cui avevo bisogno per smettere […] Purtroppo molte donne non smettono di fumare durante la gravidanza, ma basterebbe pensare alla splendida vita che cresce dentro di se per credere che possono farcela”. Indipendentemente da quale sia la motivazione, l’importante è che sia tua. Se pensi che la scelta di smettere di fumare sia un’imposizione, non trarrai grossi benefici.
- “Prima, mi sarei sentita nel panico se non avessi potuto avere una sigaretta. Ora mi sento forte e positiva. È liberatorio sapere che posso affrontare una situazione stressante senza dover ricorrere ad una sigaretta […] Mi ricordo di quando mi svegliavo e avevo bisogno di una sigaretta. Adesso sono una persona diversa. Il tempo è così prezioso e ora posso passarlo godendomi la vita invece di sentirmi vincolata al bisogno di un’altra sigaretta”. Non stai rinunciando a qualcosa, ti stai liberando! Prova a chiedere a chi ha smesso di fumare come si sente e chiunque ti dirà di sentirsi libero e di non riuscire a capire come abbia potuto fumare per tutto quel tempo.
- “Intorno a me ho un supporto fantastico e non avrei potuto chiedere di più dal servizio per smettere di fumare”. Cerca supporto. Le persone che frequentiamo, che lo si voglia o meno, influiscono sulle nostre abitudini e stili di vita e rendono più facile il cambiamento.
- “Scrivi una lista con tutti i pro e ogni volta che senti di mollare, guarda alle ragioni per le quali hai deciso di smettere”. Ricordati perché lo fai. Quando sei in un momento di debolezza, ricordarsi perché lo si fa e qual è l’obiettivo è fondamentale per andare avanti!
- “Cambiare la tua routine può aiutare. Lavarsi i denti o mangiare una mentina possono essere delle buone tecniche”. Cambia la routine. Può aiutare ma da sola non basta. Quando vorresti fumare sii orgoglioso di te stesso e pensa ai progressi che hai fatto.
- “È dura e devi essere forte ma c’è molto che puoi fare per non cadere in tentazione. Trovati un nuovo hobby, partecipa a una sessione online di allenamento, fai cose che ti aiutino a migliorare te e la tua salute”. Cerca nuovi interessi e datti piccoli nuovi obiettivi. Per ogni traguardo raggiunto sii fiero di te!
Perché non provare?
Conosci qualcuno che ha smesso di fumare? Se ce l’ha fatta lui, perché non tu?
Tentar non nuoce!
E se fallisci?
Non importa!
Ogni tentativo ti avvicina al traguardo e anche il tuo pavimento pelvico ti ringrazierà!
Yoga, Pilates e pavimento pelvico
È molto diffusa la convinzione che praticare Yoga o Pilates possa sostituire la riabilitazione del pavimento pelvico ma non è così.
Come prendersi cura del pavimento pelvico
Sai cos’è il pavimento pelvico ma stai cercando la risposta alla domanda più importante: come prendersene cura? Trovi la risposta in questo articolo!
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Note
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