Dott.ssa Benedetta Zucchi, Fisioterapista

Come prendersi cura del pavimento pelvico

Se ti trovi in questa pagina molto probabilmente sai già cos’è il pavimento pelvico, sai perché è così importante la sua salute ma stai cercando la risposta alla domanda più importante: come prendersene cura?

Ho una buona notizia per te, sei nel posto giusto!

In questo articolo troverai le informazioni utili per prenderti cura del tuo pavimento pelvico sia che tu abbia o no una disfunzione.

Questo non sostituisce in nessun modo un parere medico. Vuole solo aiutarti ad orientarti in questo mondo tanto vasto che è la salute del pavimento pelvico.

SAPERE COS’È E DOVE SI TROVA IL PAVIMENTO PELVICO SUL TUO CORPO

Se ancora non sai cos’è il pavimento pelvico ti consiglio di cliccare qui.

Come ripeto spesso (e non mi stancherò mai di dire) per prendersi cura del proprio pavimento pelvico la prima cosa importante da fare è conoscere e sapere di cosa stiamo parlando.

Conoscere il pavimento pelvico e sapere in quali funzioni è implicato ti permette di comprendere meglio come può instaurarsi una disfunzione, quali sono le cattive abitudini da evitare e cosa fare per prevenirla.

È poi molto importante sapere dove si trova il pavimento pelvico ed essere in grado di localizzarlo sul proprio corpo.

Per aiutarti a localizzarlo sul tuo corpo e imparare a reclutarlo correttamente ho realizzato una

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Se inizialmente hai difficoltà nel reclutamento non demordere. Reclutare correttamente il pavimento pelvico può essere difficile per vari motivi:

  • sono muscoli che si trovano all’interno del nostro corpo;
  • molte persone non sanno di averli;
  • sono muscoli piccoli e questo li rende difficili da attivare volontariamente;
  • se è presente una disfunzione è più difficile attivarli.

SE PRESENTI I SINTOMI DI UNA DISFUNZIONI RIVOLGITI AD UN PROFESSIONISTA

Tuttavia se esercitandoti noti di non essere in grado di reclutare il pavimento pelvico nel modo giusto e lamenti i sintomi di una disfunzione rivolgiti ad un fisioterapista specializzato nella riabilitazione del pavimento pelvico.

Ma quali sono i sintomi che fanno suonare il campanello di allarme?

Vediamoli insieme:

  • perdite urinarie involontarie di qualsiasi entità, dalle poche gocce alle perdite abbondanti che richiedono il cambio del vestiario, che si verificano in seguito a sforzi (per es. starnuti, tosse, salti, sollevare pesi, camminare, alzandosi e sedendosi, facendo le scale, durante movimenti rapidi…) o che si verificano in seguito a uno stimolo impellente e improvviso;
  • sensazione di pesantezza o di qualcosa che fuoriesce dalla vagina che aumenta con la posizione eretta, specialmente a fine giornata;
  • difficoltà a iniziare la minzione o necessità di spingere con l’addome per urinare;
  • stipsi cronica con difficoltà ad evacuare associata ad una sensazione di tappo/muro;
  • perdite involontarie di gas e/o feci;
  • dolore durante i rapporti sessuali con sensazione di aumentata tensione muscolare e difficoltà al rilassamento (anche negli uomini);
  • dolore all’esplorazione vaginale (ad esempio durante visite intracavitarie manuali o con strumenti di diagnostica (come ecografie transvaginali, tamponi vaginali ecc…).

Questi sono i sintomi più frequenti che possono far ricondurre ad una disfunzione del pavimento pelvico che sia un’incontinenza urinaria, un prolasso degli organi pelvici, una stipsi, un’incontinenza fecale o una disfunzione sessuale maschile o femminile.

Ad un sintomo però non corrisponde automaticamente una diagnosi e alcune patologie di interesse medico possono condividere gli stessi sintomi di una disfunzione legata al pavimento pelvico.

Per questo quando si presenta un sintomo è sempre bene indagare e approfondire il problema rivolgendosi innanzitutto ad un medico specialista:

  • in urologia se il sintomo è associato all’apparato urinario. Nel particolare è consigliabile rivolgersi ad uno specialista in uro-ginecologia se al sintomo urinario sono associati problemi dell’apparato riproduttivo femminile o uro-andrologia se al sintomo urinario sono associati problemi dell’apparato riproduttivo maschile;
  • in ginecologia se il sintomo riguarda l’apparato riproduttivo femminile;
  • in proctologia se il sintomo è associato al colon-retto o all’ano. Solitamente il proctologo è un medico specializzato in Chirurgia Generale che si è dedicato alle patologie del colon-retto e dell’ano (emorroidi, ragadi, tumori del colon retto, rettocoliti, diverticoliti, morbo di Chron, fistole ecc…).

Inoltre questi sintomi possono presentarsi in alcune condizioni o verificarsi in seguito a situazioni particolari.

In gravidanza, dopo il parto, nel periodo che la precede e con l’arrivo della menopausa è possibile avere perdite urinarie, fecali o di gas, un abbassamento degli organi pelvici e/o dolore all’esplorazione vaginale o durante i rapporti sessuali.

Dopo un intervento di prostatectomia è possibile avere perdite urinarie e disfunzione erettile. 

In seguito a infezioni urinarie è possibile sviluppare un’eccessiva tensione muscolare che mima i sintomi di un’infezione nonostante l’urinocoltura sia negativa. In questi casi spesso si associa anche un dolore durante i rapporti sessuali. Queste situazioni possono riscontrarsi in entrambe i sessi.

In seguito a ragadi o emorroidi è possibile sviluppare un’eccessiva tensione dello sfintere anale e avere difficoltà ad evacuare.

Dopo una visita intracavitaria dolorosa o un rapporto sessuale doloroso è possibile sviluppare un’eccessiva tensione muscolare che si ripresenta in tali situazioni.

Se perciò ti rivedi in alcune di queste situazioni o presenti qualche sintomo sopraelencato è possibile che tu possa soffrire di una o più disfunzioni legate al pavimento pelvico.

So che sono problematiche imbarazzanti e argomenti intimi di cui uno non preferisce parlare.

Tante persone vivono nel silenzio il disagio di questi problemi precludendosi la possibilità di risolverli.

La soluzione c’è. Si tratta di trovare la strada giusta. Può non essere un percorso facile e breve ma sicuramente migliorerai la qualità della tua vita e rimpiangerai di non averlo inviato prima.

EVITA LE “DIAGNOSI ONLINE”

Spesso ricevo mail di persone che mi raccontano i loro problemi e mi chiedono cosa fare.

Come solamente rispondo:

“La discussione di un caso clinico non può risolversi tramite uno scambio di mail”.

Informarsi è importante ma per una gestione adeguata del problema è necessario affidarsi ad un medico o ad un professionista sanitario che ti prenda in carico e ti segua nel trattamento.

Attraverso la prima visita è possibile ottenere informazioni preziose sulla storia clinica, sullo stato di salute, è possibile visionare la documentazione (come esami strumentali, esami di laboratorio, referti ecc…), valutare effettivamente come sta il pavimento pelvico e discutere insieme le possibilità di trattamento.

Nella riabilitazione del pavimento pelvico abbiamo varie tecniche a disposizione ma non tutte vanno bene per tutti i casi e per tutte le persone.

So che può essere difficile trovare un professionista di riferimento nella tua zona. Ad oggi in Italia la riabilitazione del pavimento pelvico è ancora poco diffusa e poco conosciuta.

Per questo sappi che esiste il mio servizio di

CONSULENZA ONLINE.

Attraverso un colloquio in videochiamata potremo:

  • discutere insieme il tuo caso specifico;
  • valutare l’eventuale presenza di fattori di rischio, stili di vita o attività che possono compromettere il tuo pavimento pelvico;
  • valutare insieme le possibilità riabilitative;
  • valutare l’eventuale necessità di effettuare ulteriori approfondimenti con altre figure sanitarie;
  • fornirti preziose raccomandazioni che potrai mettere in pratica fin da subito e che ti aiuteranno a migliorare la salute del tuo pavimento pelvico e la qualità della tua vita.

ABBANDONA LE CATTIVE ABITUDINI

Le nostre abitudini possono influire enormemente sulla salute del nostro pavimento pelvico e possono contribuire molto più di quanto crediamo allo sviluppo di un’alterazione della funzione di supporto e di sostegno degli organi pelvici, della continenza urinaria e fecale, della minzione, della defecazione e dell’atto sessuale.

Ma quali sono le principali cattive abitudini che possono compromettere la salute del pavimento pelvico?

Queste cattive abitudini sono diffuse e sono spesso all’origine di una disfunzione.

L’altra faccia della medaglia è che possiamo intervenire modificandole e adottando stili di vita più salutari.


Spero che il mio articolo ti sia stato utile ma se vuoi saperne di più ti consiglio di continuare la lettura con uno dei miei articoli di punta dal titolo “10 consigli per un pavimento pelvico sano”.

Ricorda: non è mai troppo tardi per prendersi cura del proprio pavimento pelvico!

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