Dott.ssa Benedetta Zucchi, Fisioterapista

Esercizi di Kegel in gravidanza: si o no?

Se sei incinta è molto probabile che tu abbia sentito parlare degli esercizi di Kegel.

Questi esercizi svolti regolarmente durante la gravidanza sembrano dare numerosi benefici per quanto riguarda la continenza urinaria, la funzione sessuale e le sequele del parto sul pavimento pelvico.

Allo stesso tempo potrai aver sentito dire che esistono delle condizioni, come l’ipertono del pavimento pelvico, in cui questi esercizi sono sconsigliati.

Ma allora gli esercizi di Kegel in gravidanza vanno fatti oppure no? Con quale criterio? Se non si possono fare a cosa si va incontro?

In questo articolo ti aiuto a fare chiarezza su questi e molti altri dubbi che riguardano gli esercizi di Kegel in gravidanza.

Cosa sono gli esercizi di Kegel?

Ti anticipo già che qui trovi un intero articolo sugli esercizi di Kegel in cui ti spiego cosa sono, come si fanno, a cosa servono ecc… ma per praticità ti ripeterò qua i concetti fondamentali.

Gli esercizi di Kegel sono esercizi di contrazione e rilassamento del pavimento pelvico che si eseguono solitamente per rinforzare questa muscolatura nei casi di perdite urinarie, fecali o di gas, di prolasso degli organi pelvici e di alcune disfunzioni sessuali come la difficoltà a raggiungere l’orgasmo, la disfunzione erettile e le disfunzioni eiaculatorie.

Si eseguono immaginando di trattenere la pipì o un gas e non interrompendo il flusso urinario durante la minzione.

Questa pratica viene solitamente consigliata per facilitare l’individuazione dei muscoli del pavimento pelvico ma se eseguita ripetutamente può portare a problemi di ritenzione e di svuotamento vescicale e per questo deve essere sconsigliata e non incentivata1.

Come per ogni esercizio, anche per gli esercizi di Kegel viene stabilita la posizione in cui eseguire l’esercizio, il tempo di contrazione, il tempo di riposo, il numero di ripetizioni, il numero di serie a settimana, la sua progressione nel tempo ecc…. 

Nella riabilitazione del pavimento pelvico tutto ciò viene stabilito dopoché è stata effettuata una prima visita ed è stato valutato il pavimento pelvico.

Perché gli esercizi di Kegel sono utili in gravidanza?

Dalla 20ª settimana di gestazione in poi la gravidanza aumenta il rischio di sviluppare una o più disfunzioni a carico del pavimento pelvico indipendentemente dal tipo di parto2.

Il pavimento pelvico risulta maggiormente elastico e rilassato a causa della grande quantità di un ormone che viene messo in circolo durante la gravidanza, la relaxina.

Se a questa condizione di ipotono sommiamo l’aumento di peso materno e il peso dell’utero che grava direttamente sul pavimento pelvico possiamo capire come le funzioni di sostegno, supporto e continenza possano essere compromesse e possano dare luogo a disfunzioni come l’incontinenza o il prolasso.

Infatti circa il 50% delle donne perde la funzione di supporto in seguito alla gravidanza34, più di un terzo delle donne lamenta perdite urinarie nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza e circa un quarto riferisce perdite di gas e/o feci5.

Se durante la gravidanza si manifestano perdite, è molto probabile che queste si verifichino anche nel post parto.

Gli esercizi di Kegel a questo proposito migliorano il tono e la forza muscolare e permettono non solo di risolvere queste problematiche ma addirittura di prevenirle6.

Nello studio di Mørkved et al. del 20037 gli esperti rilevarono che un programma di intervento comprensivo degli esercizi di Kegel e supervisionato da un fisioterapista riduceva il rischio di incontinenza urinaria.

In particolare le donne del gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo avevano un 33% in meno di possibilità di riportare incontinenza urinaria alla 36ª settimana di gravidanza e un 39% in meno di possibilità a 3 mesi dal parto.

Inoltre erano significativamente ridotti il numero degli episodi di perdite al giorno sia alla 36ª settimana di gravidanza che a 3 mesi dal parto, l’incontinenza tra la 20ª e la 36ª settimana di gravidanza e la forza di contrazione del pavimento pelvico era maggiore.

Gli esercizi di Kegel in gravidanza sono sempre indicati?

Esistono delle condizioni in cui rinforzare il pavimento pelvico attraverso gli esercizi di Kegel può contribuire ad un peggioramento della sintomatologia, come nei casi in cui sia presente un ipertono.

Una prima visita di riabilitazione del pavimento pelvico serve a valutare lo stato dei muscoli e individuare un eventuale ipertono ma non a individuare altre eventuali cause all’origine del dolore ed è per questo sempre importante sottoporsi anche ad accertamenti medici.

Se non posso fare gli esercizi di Kegel a cosa vado incontro?

Se hai dolore o difficoltà a rilassare il tuo pavimento pelvico è fondamentale che ti sottoponga un trattamento riabilitativo per risolvere questa problematica perché potrebbe essere di ostacolo durante un parto vaginale o nella ripresa dei rapporti coitali dopo il parto.

Quello che poi è importante far presente è che la riabilitazione del pavimento pelvico non si identifica con gli esercizi di Kegel e non rappresentano l’unico trattamento possibile. 

Fortunatamente esistono molte altre tecniche per aiutarti a prevenire le disfunzioni del pavimento pelvico legate alla gravidanza.

Questo ci porta alla domanda seguente.

Gli esercizi di Kegel sono sufficienti per prevenire le perdite o un prolasso?

No. Gli esercizi di Kegel sono un valido strumento che può essere utilizzato durante la gravidanza ma purtroppo possono non essere sufficienti a prevenire o trattare l’incontinenza o un prolasso.

Il pavimento pelvico per quanto forte e sano non potrà mai sopportare da solo le pressioni che si sviluppano all’interno dell’addome durante la vita quotidiana.

Il pavimento pelvico lavora in sinergia con il diaframma, con i muscoli dell’addome e della colonna vertebrale per stabilizzare il centro del corpo durante i movimenti e gestire queste pressioni.

Se questa sinergia viene alterata le pressioni possono andare a ripercuotersi sul pavimento pelvico e possono causare una disfunzione.

Oltre ad avere un pavimento pelvico sano, è importante che il diaframma sia libero da tensioni, che vi sia un addome competente e una buona stabilizzazione lombo-pelvica.

La rieducazione addomino-pelvica è una delle tecniche che abbiamo a disposizione in riabilitazione che permette di ristabilire questa sinergia per far lavorare correttamente tutti questi muscoli e gestire le pressioni intra-addominali evitando che queste si danneggino il pavimento pelvico.

Gli esercizi di Kegel effettuati durante la gravidanza prevengono le lacerazioni perineali o l’episiotomia?

No. Gli esercizi di Kegel sono esercizi di rinforzo della muscolatura che non prevengono dalle lacerazioni perineali né tantomeno dall’episiotomia.

Per ridurre il rischio di lacerazioni durante il parto è utile eseguire il massaggio perineale, un massaggio superficiale e profondo che si effettua in gravidanza a partire dalla 36ª settimana di gestazione al fine di rilassare la muscolatura perineale.

Per quanto riguarda l’episiotomia l’unico modo di prevenirla è che il medico non la ritenga necessaria.

L’episotomia è infatti un intervento ostetrico praticato nel parto vaginale che mira a dare spazio alla testa fetale una volta che questa si confronti con il piano perineale.

Nonostante il suo utilizzo sia in calo, ad oggi purtroppo viene fatto un abuso di tale pratica che andrebbe utilizzata solo in caso di alterazioni francamente patologiche del battito cardiaco fetale.


Se sei arrivata a questo punto avrai capito che la risposta alla domanda: “Esercizi di Kegel in gravidanza: si o no?” non è semplice e può dipendere da molti fattori.

Quello che sicuramente è importante durante la gravidanza è prendere consapevolezza del proprio pavimento pelvico localizzandolo e imparandolo a reclutare correttamente.

Se poi hai difficoltà ad attivarlo, hai perdite o dolore durante i rapporti sessuali rivolgersi a mani esperte può esserti di grande aiuto e può aiutarti a vivere la gravidanza e il post parto più serenamente.

Note

  1. Bø K, Morkved S. Motor learning. In: Bø K, Berghmans B, Morkved S, Van Kampen M. Evidence-Based Physical Therapy for the Pelvic Floor. Elsevier 2015;111–117.
  2. A H MacLennan, A W Taylor, D H Wilson, D Wilson. The prevalence of pelvic floor disorders and their relationship to gender, age, parity and mode of delivery. BJOG 2000;107(12):1460-70. doi: 10.1111/j.1471-0528.2000.tb11669.x.
  3. Swift SE. The distribution of pelvic organ support in a population of female subjects seen for routine gynecologic health care. Am J Obstet Gynecol 2000;183:277–85.
  4. Thakar R, Stanton S. Management of genital prolapse. BMJ 2002;324:1258-62.
  5. Woodley SJ, Boyle R, Cody JD, Mørkved S, Hay-Smith EJC. Pelvic floor muscle training for prevention and treatment of urinary and faecal incontinence in antenatal and postnatal women. Cochrane Database of Systematic Reviews 2017, Issue 12. Art. No.: CD007471. DOI: 10.1002/14651858.CD007471.pub3.
  6. Hay-Smith J, Morkved S, Fairbrother KA, et al. Pelvic floor muscle training for prevention and treatment of urinary and faecal incontinence in antenatal and postnatal women. Cochrane Database Syst Rev 2008(4):CD007471–1.
  7. Mørkved S, Bø K, Schei B, et al. Pelvic floor muscle training during pregnancy to prevent urinary incontinence: a single-blind randomized controlled trial. Obstet Gynecol 2003;101:313–19.

CONTATTAMI

Per maggiori informazioni e per appuntamenti compila e invia il modulo

* dichiaro di aver letto l'informativa sulla privacy e di acconsentire al trattamento dei dati personali